Varese commemora i 50 anni del monumento al Bersagliere

Fanfara dei Bersaglieri Vidoletti a Varese – domenica 22 Settembre

Questa mattina, domenica 22 settembre, la Città Giardino si è svegliata al suono delle note della Fanfara dei Bersaglieri “Vidoletti” di Vergiate, diretta dal capo fanfara Alberto Pidalà. La fanfara ha attraversato corso Matteotti, raggiungendo l’Arco Mera, per poi proseguire verso la sala Montanari in via dei Bersaglieri 2. La Sezione di Varese dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, con il patrocinio e la collaborazione della Presidenza Provinciale, celebra il 50° anniversario della posa del monumento al Bersagliere. Questo monumento, voluto dal colonnello Croci, suo ideatore, doveva essere un simbolo provinciale. La commemorazione coincide con il 154° anniversario della Breccia di Porta Pia (20 settembre 1870).

La manifestazione ha visto la partecipazione della sezione di Varese dell’Associazione Mazziniana Italiana “Giovanni Bertolè Viale”. L’evento è stato moderato dal Presidente dell’associazione, Leonardo Tomassoni. Tra i partecipanti, il Prof. Virginio Paolo Gastaldi, già ordinario di Storia all’Università degli Studi di Pavia, il sindaco Davide Galimberti, il Viceprefetto Vicario Fabio De Fanti, il Presidente Provinciale dell’Associazione Bersaglieri di Varese Maurizio Fiori, il Presidente Cittadino dell’Associazione Bersaglieri di Varese Antonio Catalano e il Carosello Storico Tre Leoni di Somma Lombardo.

Il professor Gastaldi, nella sua relazione sulla Breccia di Porta Pia, ha evidenziato l’importanza dei valori di libertà e uguaglianza determinati dall’evento, e l’annessione di Roma al Regno d’Italia. La Breccia di Porta Pia rappresenta un momento cruciale nella storia d’Italia, unificando il Paese e consacrando Roma come capitale. Le conseguenze di questo evento sono ancora avvertibili oggi, influenzando l’identità nazionale italiana e il rapporto tra Stato e Chiesa.

Intervista al Bersagliere Dario Caletti presente alla posa del monumento nel 1974

Il Presidente Provinciale dei Bersaglieri, Maurizio Fiori, ha ricordato l’installazione del monumento in via dei Bersaglieri a Varese nel 1974, alla presenza del Maresciallo Catalano e di Dario Caletti. L’opera, commissionata da tutte le sezioni di Varese, fu realizzata dallo scultore Oreste Ghiringhelli, noto anche per il monumento ai caduti a Gorla Maggiore e la statua di Salvo d’Acquisto ad Avigno.

L’opera, che quest’anno celebra il 50° anniversario, rappresenta un monumento dedicato a tutti i bersaglieri. Questo monumento non si limita solo a commemorare il passato glorioso, ma rende omaggio anche a coloro che, al giorno d’oggi, affrontano numerose situazioni di difficoltà e sfide quotidiane.

I Bersaglieri, corpo d’élite dell’esercito italiano, hanno sempre mantenuto un profondo legame con la storia e le tradizioni militari del loro Paese. Questo legame si esprime soprattutto nel loro rapporto con i monumenti che celebrano le imprese storiche e i valori dell’unità nazionale.

Monumento a Bisuschio

I Bersaglieri dedicano il loro tempo e le loro risorse alla cura, manutenzione e valorizzazione dei monumenti che celebrano le loro gloriose unità. Sabato 21 settembre, i Bersaglieri Massimo Fieni, Marco Mainardi e il maresciallo Antonio Catalano hanno svolto un importante intervento al monumento dei Bersaglieri di Bisuschio, impegnandosi nella posa del prato sintetico. Questo lavoro meticoloso è solo una parte del progetto, il prossimo passo prevede un’attenta pulizia e un’accurata imbiancatura dei muri per restituire al monumento il suo splendore originale.

Lo spirito dei Bersaglieri è un intreccio unico di valori, tradizioni e attitudini, che li ha resi uno dei corpi rispettati dell’Esercito Italiano. Con un forte senso di appartenenza e una profonda stima reciproca tra commilitoni, i Bersaglieri sono noti per la loro disciplina e formazione rigorosa, ma anche per un’allegria contagiosa e una spontaneità che li rendono particolarmente apprezzati. Questa caratteristica li aiuta a superare le difficoltà e a mantenere alto il morale.

La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona ai piedi del monumento: una statua che raffigura un Bersagliere in corsa, con una fiaccola sollevata, simbolo di coraggio e audacia. Questa rappresentazione incarna la prontezza dei Bersaglieri a intraprendere azioni ardue e pericolose.

La celebrazione odierna in occasione del 50° anniversario dall’installazione del monumento ha evidenziato come lo spirito dei Bersaglieri costituisca un patrimonio di valore inestimabile per l’Italia. Questo evento ha dimostrato come valori essenziali quali il coraggio, la lealtà e l’amore profondo per la Patria possano ispirare, motivare e unire le persone, creando un senso di comunità e appartenenza.

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